É costituito da due blocchi edilizi aderenti di cui uno detto torre, con altezza pari a circa 7 metri, al cui interno è stata ricavata una condotta di sezione decrescente verso il basso, e l’altro adibito, nella parte inferiore a locale turbina, a locale macina al livello sovrastante e ad alloggio del mugnaio nel locale sottotetto.
Diversamente da quanto avviene normalmente l’edificio non è stato realizzato sull’argine del corso d’acqua, ma in prossimità delle abitazioni, pertanto si è reso necessario convogliare l’acqua dal rio alla parte sommitale della torre mediante appositi canali, “beudi”, ancora in parte visibili.
Altra peculiarità di tale mulino è l’adozione del sistema a ruota idraulica orizzontale anziché verticale, più adatto a un minor quantitativo di acqua disponibile.
L’intero complesso, oltre all’attigua fonte e alla sottostante vasca di raccolta, sono stati dichiarati di “interesse culturale particolarmente importante” (ai sensi dell’art. 10, comma 3, lett. a) e comma 4, lett. l) del D. Lgs. 42/2004)
Alla cura e al mantenimento del complesso ha provveduto, da sempre, la famiglia Sbarboro
Nel periodo delle feste natalizie, da visitare il suggestivo presepe ambientato presso il mulino, recentemente ulteriormente ampliato con le sagome del taglialegna/boscaiolo e del pescatore. Ogni accensione è allietata e dalle melodie interpretate da Manuela Barabino di Borzonasca e suo marito Danilo Formaggia, cantanti lirici, con anche due canzoni in genovese.
(da un'idea progettuale di Andrea Corbetta, scenografo del teatro della Tosse)
Visitabile su prenotazione (anche oltre il periodo natalizio): contattare i n.ri 347/0469140 o 347/4810455