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Territorio e ambiente

Quando si decide di visitare uno dei luoghi del progetto Tesori Nascosti, ci si ritrova in un mondo che sembra appartenere ad altri tempi, incontaminato e tradizionale. Tra i tanti monumenti storici dell’entroterra, i mulini dei nostri territori sembrano raccontare una storia magica a chi li visita.

News ed Eventi

Dal 25.04.2022 al 31.12.2024
Per scoprire la storia, il paesaggio e l'arte di Borzonasca e della Valle Sturla

Gusti da scoprire

: Servizi consorzio
: via Vittorio Veneto 13 Borzonasca
: Valle Sturla
: 3346117354
Gusti da scoprire
In Val d'Aveto: formaggi vaccini, funghi, canestrelli e pinolata
San Ste’, formaggio tradizionale di Santo Stefano, Sarazzu, ricotta, sono tra i prodotti caseari più gustosi e ricercati. Altro formaggio vaccino tipico della valle è “U Cabanin”, prodotto con latte di mucca “cabannina”, una razza autoctona sopravissuta all’estinzione e diventata Presidio Slow Food. Anche la carne venduta in zona è di ottima qualità, provenendo da bovini che pascolano liberi per la maggior parte dell’anno.
Le estese foreste di faggi sono un paradiso per i fungaioli e danno gioie al palato di chi vuole trovare i funghi… nel piatto!
A S. Stefano d’Aveto sono imperdibili i canestrelli e la torta pinolata delle storiche pasticcerie del paese.
Ottime le farine macinate a pietra nell’antico mulino – mais, grano, castagne e ceci. Vengono ancora coltivate antiche varietà locali di ortaggi: patata quarantina, mais quarantino.
Le ricette della valle ricevono anche la contaminazione della confinante cucina piacentina.

In Valle Sturla: formaggi caprini, miele, Rüette, baciocca e nocciole
Tra i formaggi caprini è sicuramente da citare il Caprino di Sopralacroce, località che celebra in una sagra estiva la baciocca, torta di patate regina delle torte salate tipiche del nostro entroterra. Altro prodotto della terra, divenuto il protagonista della festa principale di Borzonasca, è la castagna, con la quale si produce un’ottima farina, utilizzata in molti piatti locali: pattonn-a, friscieu, dolci, pasta fresca. Da provare, i salumi di maiali semibradi.
Mezzanego è il paese della nocciola: è in atto un progetto di recupero dei noccioleti che a metà del XX secolo rifornivano di “Nocciola Misto Chiavari”, di ottima qualità e rigorosamente raccolta a mano, tutte le pasticcerie locali e molte grandi industrie dolciarie nazionali. Importante è la produzione di miele, anche biologico. Da non perdere a Borzonasca: le Rüette, particolare canestrello prodotto fin dal 1870 nella pasticceria del paese.

In Val Graveglia: olio, vino, preboggion e testaieu
L’olio extravergine di oliva DOP e i vini DOC come il Vermentino e la Bianchetta genovese per i bianchi, e il Ciliegiolo per i rossi, sono certamente tra i prodotti più caratteristici della valle, che ha dato vita anche a un mercatino dove i contadini vendono direttamente i frutti genuini della loro terra. Tra le antiche varietà locali di ortaggi è da citare la cipolla rossa di Zerli con la quale si fa anche una squisita marmellata, perfetta da abbinare ai formaggi.
Nei numerosi ristoranti e agriturismi si possono gustare le ricette della tradizione, tra cui anche il preboggion di Ne, piatto povero per eccellenza (patate, cavolo nero, cipolla rossa e olio d’oliva) che però sprigiona tutto il gusto dei suoi ingredienti a km 0. La tradizionale tecnica di cottura “sotto al testo” o “nei testetti” è ancora utilizzata anche da alcuni agriturismi, che servono così diversi piatti tipici tra cui i testaieu, conditi con olio e formaggio o con profumatissimo pesto.

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